Urne chiuse in Campania, Puglia e Veneto dopo la prima giornata di voto delle regionali.
Alle ore 23, secondo i dati del Viminale, affluenza in calo in tutte e tre le regioni al voto. In Campania secondo i dati definitivi del Viminale, alle ore 23, alla chiusura delle urne ha votato il 28,11% degli aventi diritto, contro il 37,99% registrato alla stessa ora nella precedente consultazione. In Puglia si è recato alle urne il 32.05% degli aventi diritto, contro il 42,12% registrato alla stessa ora nella precedente elezione. In Veneto, alle 23 ha votato il 32,27% degli aventi diritto, contro il 48,26% registrato alla stessa ora nella precedente consultazione. I seggi si riapriranno domani alle ore 7:00 e si chiuderanno definitivamente alle 15:00. Poi subito al via lo spoglio delle schede.
In Campania la sfida è tra Roberto Fico, candidato del campo progressista ed ex presidente della Camera, e Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e dirigente di FdI. In corsa anche Stefano Bandecchi con “Dimensione Bandecchi”, Giuliano Granato per Potere al Popolo, Carlo Arnese per “Forza del Popolo” e Nicola Campanile per la lista civica “Per – per le persone e la comunità”.
In Puglia il centrosinistra punta su Antonio Decaro, ex sindaco di Bari e presidente Anci, forte delle quasi 500mila preferenze raccolte alle ultime europee. Il centrodestra schiera Luigi Lobuono, imprenditore vicino a Forza Italia ed ex presidente della Fiera del Levante. In competizione anche Ada Donno (“Puglia Pacifista e Popolare”) e Sabino Mangano (“Alleanza Civica per la Puglia”).
In Veneto il centrodestra candida Alberto Stefani, vicesegretario federale della Lega e già deputato più giovane del Carroccio. Lo sfida Giovanni Manildo, ex sindaco Pd di Treviso e sostenuto da una coalizione di centrosinistra più ampia del passato. Luca Zaia sarà capolista della Lega in tutte le province.
La partita interna al centrodestra sarà determinante: il Carroccio punta a sfruttare il traino di Zaia, mentre FdI mira a confermarsi primo partito regionale. Completano il quadro Marco Rizzo (Democrazia Sovrana Popolare), Fabio Bui (“Popolari per il Veneto”) e Riccardo Szumski (“Resistere Veneto”). Il vero avversario, secondo tutti i candidati, resta l’astensionismo: le stime indicano un’affluenza sotto il 50% in tutte e tre le regioni.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS)




