Caserta. Scialbo pareggio quello raggiunto quasi in extremis al Viviani di Potenza contro un Sorrento che ha confermato quanto di buono fatto finora. La squadra peninsulare ha praticamente messo alle corde la Casertana sfiorando più volte il gol poi raggiunto grazie ad un rigore nato dalla solita amnesia difensiva.
La Casertana è andata avanti più col cuore che con raziocinio, mostrando i soliti limiti tecnici più volte palesati dall’inizio del torneo. Sì, è vero, la gara avrebbe potuto anche vincerla se solo l’arbitro, il signor Mattia Ubaldi di Roma 1, avesse avuto il coraggio di decretare un sacrosanto rigore in pieno recupero. Ma, per onestà intellettuale, il Sorrento non avrebbe meritato un ulteriore schiaffo dopo il pareggio subito solo qualche minuto prima.
Brutta partita dicevamo quella dei Falchetti al Viviani di Potenza, è lo stesso Iori ad ammetterlo in sala stampa: “Non abbiamo fatto una grande prestazione, mi porto a casa la reazione che ha propiziato il pareggio. Alla fine avremmo anche potuto vincerla con quel rigore non concesso che sa di clamoroso” .
E sulla gara ha poi aggiunto: “Nel primo tempo siamo partiti bene riuscendo a creare due azioni pericolose: la prima con l’inserimento di Capasso che, invece di servire a Carretta una palla bassa gliel’ha alzata. L’altro – ha continuato – con l’episodio dello stesso Carretta lanciato a rete messo a terra da dietro che l’arbitro non ha fischiato“.
Alla fine la truppa torna a casa con un punto che sa di poco anche se utile per smuovere la classifica che, come sottolineato dallo stesso Iori “va assumendo una propria connotazione” in base ai valori finora mostrati dalle compagini del girone. E non a caso la Casertana ristagna nelle zone basse: tredici punti in altrettante gare la dicono lunga. Due sole le vittorie, conquistate, sette i pareggi e ben quattro le sconfitte. Poco, troppo poco per guardare aventi con fiducia.




