Scuola e Università

L’ITS Buonarroti di Caserta contrario ad ogni logica di accorpamento

Autonomia e identità da tutelare anche alla luce della sentenza del TAR Campania contro il dimensionamento

Caserta. L’Istituto Tecnico Statale Buonarroti di Caserta, storica eccellenza formativa della provincia, si oppone fermamente al paventato accorpamento con l’ISIS Alberghiero Ferraris di Caserta, ritenendolo inopportuno e privo di fondamento numerico e logico.

Tutto il personale, il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto del Buonarroti hanno manifestato unanime contrarietà al paventato accorpamento. In un documento congiunto, stilato il 5 dicembre scorso e inviato il 18 dicembre al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, dott. Ettore Acerra, e al Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Caserta, dott.ssa Monica Matano, si sottolinea come una tale decisione metterebbe a rischio la storicità, l’identità e l’autonomia dell’Istituto, un presidio culturale e formativo unico nel suo genere.

A rafforzare questa posizione, arriva la recente sentenza del TAR Campania che impone al Ministero dell’Istruzione e del Merito di correggere i dati contestati sul numero degli studenti, un parametro cruciale per il calcolo delle autonomie scolastiche regionali.

La Regione Campania, guidata dal presidente Vincenzo De Luca, ha intrapreso una battaglia legale contro il dimensionamento scolastico imposto dal Ministero. Questa decisione rappresenta un primo passo cruciale verso la salvaguardia delle scuole del territorio, come il Buonarroti di Caserta che, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, vanta una popolazione scolastica di 816 studenti, un dato certificato dai dati ufficiali del portale SIDI e dall’applicativo ARGO. Numeri che confermano la solidità dell’istituto, rispetto ad altre scuole del territorio, con numeri inferiori e per i quali non è stato affatto paventato un eventuale accorpamento.

A questo si aggiunge la posizione della Provincia di Caserta, che non solo non ha avallato alcuna azione di accorpamento, ma ha riconosciuto la rilevanza strategica dell’ITS Buonarroti, anche attraverso l’attivazione di nuovi indirizzi di studio, a ulteriore conferma della vitalità e dell’importanza dell’Istituto.

Con oltre sessant’anni di storia, il Tecnico Buonarroti è stato il primo Istituto per Geometri di Terra di Lavoro e ha formato generazioni di professionisti stimati nel territorio casertano e oltre. L’istituto ospita dal 2004 il Museo Michelangelo, riconosciuto di interesse regionale nel 2005, ed è capofila dell’ATS Planetario di Caserta, gioiello museale d’avanguardia, sapientemente gestito dall’Istituto stesso. Questi patrimoni rendono il Buonarroti una realtà particolarmente complessa ed unica nel panorama scolastico locale, non assimilabile ad altre istituzioni con vocazioni e identità differenti.

La nuova dirigente scolastica Maria Ruggiero ha inoltre inaugurato un percorso di rinnovamento e crescita che merita fiducia e continuità. “Procedere con un accorpamento significherebbe vanificare gli sforzi di rilancio in atto e cancellare un’istituzione che rappresenta un presidio culturale e formativo essenziale per la città”, si legge nel documento inviato anche alle principali organizzazioni sindacali provinciali e regionali.

La comunità del Buonarroti confida che questa sentenza del TAR rappresenti l’inizio di una rideterminazione equa e ponderata delle scelte ministeriali, in grado di garantire alla scuola il futuro che merita, e si appella alla sensibilità delle istituzioni competenti – in particolare alla Regione Campania – affinché riconosca il valore storico e culturale dell’istituto e garantisca il mantenimento della sua autonomia.

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