- Rubrica a cura di Don Carmine Ventrone
Con il Mercoledì delle Ceneri è iniziato il Tempo di Quaresima, un cammino fatto di penitenza e di rinunce ma che prepara il cuore ad accogliere la grazia e la misericordia scaturite dalla Passione, Morte e Resurrezione di Cristo. In questa prima domenica di Quaresima il brano del Vangelo ci conduce nel deserto dove troviamo Gesù in ritiro spirituale prima di iniziare la sua missione di annuncio della Buona Notizia. Con Gesù non poteva mancare il tentatore, il diavolo, che cerca in tutti i modi di separarlo dal Padre e distrarlo dalla sua missione.
“In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Nel capitolo precedente Gesù riceve il battesimo e “il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”. (Lc 3,21-22) Colmo della Spirito Santo Gesù viene condotto nel deserto. Luogo di silenzio e di solitudine ma anche il luogo dell’ascolto. Nel deserto Gesù vi resta quaranta giorni (quaresima) per aprire il cuore al volere del Padre e per rafforzare il legame. Nel deserto con Gesù vi è anche il diavolo pronto ad affondare i suoi artigli. Aspetta il momento opportuno che si presenta nel momento in cui Gesù ha fame. In questo momento inizia una dura lotta tra il bene e il male. Nella prima tentazione il diavolo mette in discussione il rapporto tra il Padre e il Figlio Gesù. Il diavolo propone a Gesù di usare il suo potere a proprio vantaggio, anzi, di servirsi del Padre per soddisfare una sua esigenza. Ma la prima tentazione viene superata con la Sacra Scrittura: l’obbedienza alla Parola di Dio è il vero cibo di ogni uomo. È cercare quel pane quotidiano che è il suo amore per l’umanità.
“Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». La seconda tentazione è la sete di potere. Al Regno di Dio il diavolo propone i regni della terra. Al potere del servizio verso il prossimo viene proposto di servirsi del prossimo per accrescere il potere. Il diavolo chiede di scegliere il mondo terreno piuttosto che la vita eterna. Il peccato nascosto in questa tentazione è l’idolatria, quando le cose diventano più importanti di Dio e degli altri, perfino di sé stessi vivendo da schiavi. Si va a divinizzare tutto eliminando Dio dalla propria vita. Quanti credono che la loro fortuna sia in un oggetto, fatto da mani d’uomo, o che la loro giornata dipende dalla fantasia di una persona che legge le stelle, ma non sono magi, o carte da gioco per conoscere il futuro. Gli oggetti e le cose non sono più importanti né di Dio né degli uomini. Anche la seconda tentazione viene superata da Gesù con la Sacra Scrittura: il culto e la preghiera si devono solo a Dio.
“Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato”. Nella terza tentazione sembra che il diavolo abbia imparato la lezione. Infatti, anticipa Gesù nel citare la Sacra Scrittura. Ovviamente c’è una grande differenza tra il servire la Parola di Dio in obbedienza e il servirsi della Parola di Dio per i propri scopi. Questa tentazione cerca di mettere in discussione il rapporto tra Gesù e il Padre, in particolare cerca di minare la fiducia che Gesù ripone in Dio. Anche questa terza tentazione viene superata da Gesù con l’aiuto della Sacra Scrittura, citando il libro del Deuteronomio (6,16). Dio va obbedito, ascoltato e amato, non tentato. Il diavolo sconfitto va via, per poi presentarsi, al momento opportuno, nella vita e nella missione di Gesù.
Signore Gesù, dona anche a noi la capacità di dare ascolto alla Parola, donaci la capacità di saper discernere la tua volontà rispetto e di non assecondare la tentazione di fare la nostra volontà. Buon cammino di Quaresima e buona domenica.


