Caserta. Non riesce proprio a vincere la Casertana. Contro un Potenza d’alta classifica e messo alle strette specie nella ripesa, ci hanno pensato un palo e una traversa a smorzare in gola la gioia del gol prima a Capasso al 59esimo e poi a Carretta al 71esimo. Non è la prima volta che i legni si oppongono in maniera determinante ai fini del risultato.
Il destino, in somma, sembra remare contro, visti anche i tanti infortuni che stanno decimando gli uomini a disposizione del tecnico Iori costretto, gara dopo gara, a fare di necessità virtù. Ieri si è fermato anche Bakayoko, uscito a metà primo tempo per un indurimento del muscolo della coscia. Infortunio che, si spera, non dovrebbe impedirne la presenza nel match di domenica pomeriggio a Crotone.
Intanto la classifica dice che la Casertana è stata praticamente risucchiata nel gruppone delle pericolanti: i soli 17 punti racimolati in altrettante gare la relegano al 15esimo posto in compagnia del Latina. E recriminare sui tanti punti persi per strada non serve.
Occorre a questo punto il massimo pragmatismo in fase realizzativa in attesa del mercato di riparazione di gennaio che dovrebbe regalare almeno due attaccanti, un centrocampista e, perché no, un difensore per rimpinguare una rosa che, fino ad oggi, è apparsa non all’altezza delle aspettative nel pacchetto degli attaccanti.
E Iori in sala stampa non sa più come etichettare il momento ‘no’ dei suoi che, va detto, non rinunciano mai al bel gioco e all’agonismo. “Abbiamo pareggiato una partita che dovevamo e potevamo vincere – ha dichiarato alla stampa nel post match – ancora una volta abbiamo preso un palo e una traversa, meritavamo i tre punti”.
Vero. Purtroppo ancora una volta la determinazione e gli schemi messi in campo palesati soprattutto nella ripresa non sono bastati. In effetti il tecnico appare del tutto incolpevole per quanto si è materializzato in questa prima metà di stagione.
I calciatori mostrano di aver metabolizzato i suoi concetti di calcio, ma la scarsa qualità davanti finisce in maniera sistematica per vanificare la mole di gioco espressa. “Mi sono anche stancato di dire sempre le stesse cose – ha concluso Iori – la società conosce le problematiche e sta lavorando per risolverle”.




