Avellino. Il Sinappe denuncia una situazione sempre più critica all’interno del reparto di Alta Sicurezza del carcere di Avellino.
“I detenuti di tale reparto – si sottolinea in una nota – attualmente in contatto con i reclusi del circondariale, devono essere trasferiti in un altro settore dell’istituto per evitare il rischio di tensioni crescenti. Nonostante l’impegno della dottoressa Casaburo, recentemente insediata alla guida della struttura, la mancanza di risorse umane adeguate rende difficile ristabilire un ordine duraturo”.
“La dottoressa sta facendo il massimo per riprendere in mano la situazione, ma necessita di uomini per fronteggiare le difficoltà. Attualmente, sembra che la gestione sia nelle mani dei detenuti”, afferma Orlando Scocca, segretario regionale Si.N.A.P.Pe per la Campania. La situazione è diventata allarmante ieri, quando, solo grazie alla professionalità dei colleghi e all’intervento diretto della direttrice, si è riusciti a ristabilire la calma in un episodio che poteva degenerare ulteriormente” aggiunge il segretario generale del Si.N.A.P.Pe Roberto Santini, che lancia un appello al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo.
“Il reparto Alta Sicurezza di Avellino – dice – necessita di una revisione immediata. La struttura è fortemente compromessa e le condizioni attuali non garantiscono né la sicurezza né il rispetto dei diritti del personale di Polizia Penitenziaria. Servono almeno 20 unità supplementari per fronteggiare una situazione che altrimenti potrebbe degenerare in un nuovo evento critico. Basta con i proclami che tutto va bene: la realtà è ben diversa e richiede soluzioni concrete, non racconti di fantasia”.
Il Si.N.A.P.Pe rinnova la sua richiesta di interventi immediati e mirati per evitare ulteriori episodi che possano mettere a rischio l’ordine e la sicurezza sia dei detenuti sia del personale penitenziario.




